| julia94 |
| | Visto che adoro scrivere con tutto il cuore , ho deciso di iniziare una nuova Fan Fiction . E' la prima che faccio con tema : Consentidos . E' visto ceh è la prima ho deciso di farla narrare dal mio personaggio preserito . Victoria ! Buona Lettura , e vi prego non insulti ! ahah. Lo so il primo capitolo è super malinconico e scusate.
--- © Firmetta by Bibi43ver -1-
Ho cercato per tutta la vita di dimenticare il mio passato . Di dimenticare il dolore che ti fa morire lentamente , che ti tortura ogni giorno come una spada conficcata nel cuore ,; ma il passato è stato vissuto e non si può dimenticare. Mi ricordo ogni attimo del mio passato , anche ciò che vorrei dimenticare, un momento del mio passato , proprio quello che avrei voluto dimenticare , ma il passato è passato e non si può dimenticare ... Avevo 20 , una vita davanti , un lavoro come insegnante di Latino , e un marito che amavo ( o meglio credevo di amare ). Dopo neanche un anno dal nostro Matrimonio nacque Diego il mio piccolo pulcino , era molto piccolo e fragile , avevo degli occhi enormi azzurro mare , ti ci potevi perdere . Ricordo ancora la prima volta che lo vedetti , me lo misero in braccio , e appena lo appoggiarono tra le mie braccia , tutta la fatica e il dolore del parto scomparvero come magia e lasciarono posto all' amore e all' immensa gioia . Il padre , mio marito ,non era venuto in tempo per vederlo nascere , e io troppo felice e ingenua non riuscii a capire subito la persona che era .Dopo due giorni mi dimetterono e tornammo a casa : I mesi passavano e io e lui eravamo sempre più lontani , quando ci vedevamo litigavamo , finite le discussioni , mi rifugiavo nella cameretta del mio Diego e mi accoccolavo vicino a lui , era il mio piccolo calmante , il mio scudo contro il male . Un giorno di primavera accadde però una cosa terribile , perchè dopo una litigata con mio marito , lui iniziò a picchiarmi , infrangeva colpi forti e netti , e io dopo poco mi sentii mancare , e svenni . Quando mi risvegliai la stanza era vuota , allora per istinto corsi nella cameretta di diego , ma diego non c'era più , fu in quell' istante che la mia vita cessò di esistere , o meglio il mio cuore cesso di battere , il dolore lacerante mi arrivò fino alla gola , iniziai a cercare Diego e quel farabutto di mio marito per tutta la casa , senza trovarli . Passai mesi da avvocati per farmi ridare mio figlio , ma loro non seppero risolvere la situazione , mio marito era introvabile , e sapeva che portandosi via il mio piccolo io non avrei più avuto voglia di vivere . Passavano i giorni di agoniapoi la chiamata tanto attesa , o temuta , mio maritò mi chiamo dicendomi che il mio piccolino aveva preso una malattia ed era morto . Mi spensi , Il telefono mi cadde tra le mani , e quelle parole segnarono il mo destino , una vita senza Diego . Passarono gli anni , e io vivevo nei ricordi , non ero neanche un quarto della donna , bella , dolce e solare che ero stata . Mi appassivo come un fiore . Continuavo a lavorare , lavoravo e lavoravo per non pensare e proprio grazie a questo riuscii a sopravvivere s, infatti devo tutto al mio lavoro che mi ha ridonato un po' di vita . Dopo qualche anno mi incaricarono di svolgere il compito di diretttrice di una scuola per bambini incorreggibili , e allora non sapevo cosa voleva significare quello per me ....! Lì incontrai una donna , che era la mia spalla sinistra , Rita , una donna sola , diventò la mia unica amica , lei di me sapeva tutto , tutto . Dopo i 30 anni , decisi che volevo un figlio , non era stata una decisione pensata , ma improvvisa , perchè volevo dare tutto l' amore che avevo , tutto l' amore che era rimasto per il mio diego , e che non sarebbe servito a nessuno . Così cercai un orfanatrofio e mi dissero che una bambina con sua sorella avevano avuto un incidente stradale e i loro genitori erano morti , loro de erano rimaste illese , la bambina più grande avev già 4 anni mentre la più piccola pochi mesi , io volevo prenderle tutte e due , ma non mi era consentito , così presi la più piccola , quello fu l' unico momento della mia vita che mi ridonò felicità ..! La chiamai miranda , e a lei diedi tutto quello che avevo . Miranda era la mia piccola e io la viziavo , mi rendevo conto che non andava bene , ma era più forte di me.Era l' unica persona che avessi al mondo , non riuscii mai però a dare a Miranda quello che avrei voluto dare al mio piccolo Diego , perchè quell' amore era solo per lui , era incatenato nel mio cuore come in attesa che tornasse ... .Non riuscìì mai a dimenticare , ogni giorno che passava il dolore si faceva più forte , perchè non si può dimenticare un figlio . Ogni mattina mi svegliavo e andavo nella mia stanza segreta dietro la libreria , dove tenevo tutti i ricordi del mio piccolo , le tutine , le foto . La stanza era segreta perchè non volevo far soffrire Miranda , non le dissi mai che era stata adottata , per proteggerla dal dolore ...ma prima o poi lo saprà ... Come ogni mattina mi alzo , mi sono addormentata con Miranda , la guardo , la fisso è bellissima , le do un bacio e vado a prendermi un caffe , poi mi incammino verso la scuola ( che poi in realtà è attaccata alla mia casa ) . Ma prima passo dal mio rifugio , dai miei ricordi , passo dal ricordo del mio diego , ogni volta che entro è come sentissi il suo profumo , piango per ore , ma nessuno se ne accorge , e poi esco , esco per vivere la mia vita ....quella fuori dai ricordi , quella dove il mio piccolo non esiste ... -2-
Quella fu una giornata proprio come tutte le altre . Scuola , lavoro , documenti , firme etc... ma in me c' era qualcosa di diverso , qualcosa che non avevo mai sentito e non sapevo cos' era . Purtroppo l' insegnate di educazione fisica si era licenziato e quindi passai tutta la giornata a sfogliare curriculum che non mi convincevano , i più grandi insegnanti si presentavano per il posto , ma io non riuscivo ad assumerli , era come se aspettassi qualcosa , la proposta di qualcuno ...A fine giornata tornai a casa stravolta , poi andai un cucina e mi feci una camomilla , mentre ero lì guardai il calendario , mancavano 3 giorni , tre giorni al compleanno del mio Diego , e io non potevo fargli gli auguri , perchè non c' era neanche una tomba dove laciare dei fiorellini , Diego era scomparso come il vento .... senza lasciare traccia di se , Apri la collanina che tenevo al collo , dentro c' era una sua foto , la baciai e le lacrime mi scesero piano giù , sulle guancie , fino ad impregnasi nel vestito , in quel momento apparve Miranda . Cercai di asciugarmele il prima possibile , ma Miranda era una bambina sensibile e perspicace e se ne accorse subito . Mamma , cos' hai ? perchè piangi ? sei arrabbiata con me ? O magari ti hanno fatto del male , dimmelo . La guardai dolcemente , era strano assomigliava davvero a me , e questo mi aiutava nella mia piccola , grande bugia . Si , lei era capricciosa e testona , ma era davvero molto dolce ... L' abbracciai e la strinsi a me ... Niente Amore è che il passato spesso ritorna ...e fa male , molto male ... La strinsi più forte e continuai a piangere in silenzio ....lacrime di dolore e tristezza , lacrime di un assenza , di un bisogno , della sofferenza , di una mancanza ....mi mancava il mio piccolo e mi sarebbe mancato per sempre . I giorni passarono velocemente , non assunsi nessun professore cercavo quello giusto , arrivò quel giorno , il suo compleanno , mi svegliai prestissimo e andai al mare , si perchè il mare mi ricordava il mio piccolo , avevo il vento tra i capelli e le lacrime agli occhi , avevo solo la forza di sussurrare ....parole d' amore e dolci quelle di una mamma , con un penso sul cuore .... Amore mio , piccolino , piccolo diego , dove sei andato ? Amore mio della mamma , mi manchi sai ? eri tutto per me e te ne sei andato senza dire una parola , senza che ti dessi almeno un bacino per sulutarti , te ne sei andato spezzandomi il cuore , aiutami ti prego ora che sei un piccolo angioletto , aiutami con Miranda .....Ti amo , tesoro.. scoppiai a piangere e poi misi quel fiore bianco come la sua purezza , come il colore della pelle del mio piccolino , l' acqua lo trasporto lontano e io stetti Lì , ad aspettare di non vederlo più , aspettai che arrivasse a lui , e poi mi incamminai verso casa ... -3-
Mi incamminai verso la macchina con passi pensati e lenti , la mia mente era vuota , e non vedevo altro che il visetto di Diego , Non sapevo dove stessi andando , lei mie gambe mi portavano dove volevano , avevo le lacrime agli occhi , e per un attimo la tristezza fu tale che avrei voluto morire per raggiungerlo , poi però , inciampai senza rendermene conto , chiusi gli occhi preparandomi al peggio , e quando gli riaprii ne incontrai altri due , due occhi grandi e marroni , uno sguardo tenero e felice ... Poi mi spostai leggermente e misi a fuoco il viso dello sconosciuto , era un uomo , aveva un viso molto dolce e un sorriso enorme stampato sul volto , per un attimo sentii tutta la tristezza andarsene , mi sentii di colpo leggera . Sentivo la dolcezza di quell' uomo , sentii di essere cullata , di essere quasi amata per la prima volta nella mia vita , la sua mano mano mi accarezzo quasi il volto , e poi la sua voce interruppe i miei pensieri , era una voce roca e profonda , ma dolce allo stesso tempo . Tutto bene signora ? Si è fatta male .? Mi sentii avvampare e mi rialzai immediatamente di scatto dalle sue braccia Si tutto bene , grazie se non ci fosse stato lei avrei fatto un bel volo ! sorrisi sorrise Mi guardo con dolcezza e mi chiese Come si chiama ? Victoria , e lei ? Guillermo Piacere di averla conosciuta
| | |
| |
|